FOLLIA COLLETTIVA! QUARANTENA PER TUTTI…..

In questi giorni di follia collettiva dovuto al coronavirus sto assistendo a scene d’altri tempi, forse d’altri secoli quando c’era  la peste. Non si sa nulla di questo virus, un giorno è letale e un’altro invece assomiglia ad un raffreddore, regna il caos totale. Nel mondo globalizzato manca l’informazione sicura mentre abbonda di notizie incerte che alimentano paure e incomprensioni, isterie e pregiudizi, ansie e discriminazioni, sospetti verso persone anche amici o parenti che si trovano in zone rosse o gialle, ovvero colpite dal virus. Che fine a fatto l’umanità italiana che era la base della nostra cultura? Chiuderci non serve a nulla, si sarebbe dovuto attuare mesi fa un programma di controllo più severo su chi rientrava dai paesi contaminati, che era in definitiva solo la Cina, invece si è pensato nelle menti di chi ci governa che qui non sarebbe mai arrivato, e si è lasciato tutto com’era affidandosi alla buona sorte, ora è tardi,le misure drastiche  approvate fanno di noi un paese fermo, che fa paura, incute terrore ai nostri vicini quindi sono tentati loro ad isolarci. Poi la mancanza di una linea unica d’informazione sul pericolo di un eventuale contagio, dicono che sono una piccola parte dei contagiati è in pericolo di vita,” solo gli anziani e gli ammalati gravi”, quindi non preoccuparsi! Ma questa è, oltre una discriminazione  quasi una selezione, io ho la demenza e come me vi sono più di un milione di persone, per noi venire contagiati diviene quasi mortale, avendo già altre patologie pregresse, e non dobbiamo preoccuparci, ma questo non è follia? Tutti i decessi sono persone anziane, si, ma sono persone, esseri viventi, che volevano ancora vivere, quindi un pò di rispetto in più ci vorrebbe. Troppa ipocrisia, va bene che si deve pensare all’economia, al turismo, ai negozi, bar, ristoranti, quindi ora dopo la repentina chiusura e allarme rosso, vogliono riaprire tutto e dire quasi che si sono sbagliati, non è nulla, avanti andate dove volete, questa è la politica italiana, quasi un paese di fantasia, un paese di balocchi, dove il pinocchio di turno ancora non sappiamo quale veste ha indossato……